Implantologia: un supporto per i denti mancanti
L’implantologia dentale si occupa dell’inserimento osseo di speciali dispositivi in metallo biocompatibile (i cosiddetti impianti dentali), con lo scopo di sostituire i tuoi denti mancanti, creando un supporto su cui realizzare protesi fisse o mobili.
Scegliendo tra tre principali tipologie di impianti (viti, lame ed aghi), è possibile trattare la maggior parte dei casi di edentulia, offrendo soluzioni che, dal punto di vista estetico ed integrativo, riproducono fedelmente il dente naturale. L'impianto, completamente osteo-integrato (ovvero, saldato al tessuto osseo senza alcun rigetto), sostituisce la radice mancante e la protesi, cementata definitivamente, sostituisce la corona.
Implantologia a carico immediato
Attualmente esistono due tipi di tecniche implantologiche: la tecnica monofasica (one-stage) e la tecnica bifasica (two-stage). La loro principale differenza sta nel numero di fasi operatorie necessarie per completare il trattamento.
Le tecniche bifasiche prevedono l'inserimento dell'impianto sotto-gengiva (prima fase) e la sutura della lesione. A distanza di tempo, con una nuova incisione chirurgica viene avvitato il moncone (seconda fase), effettuata una nuova sutura e installata la protesi.
Le tecniche monofasiche, al contrario, realizzano impianto e protesi in un unico momento e riducono così l'invasività dell'intervento.
Un'efficiente tecnica monofasica è la cosiddetta tecnica post estrattiva a carico immediato. Quest'approccio, applicato con successo da oltre trent'anni, è oggetto di continua ricerca scientifica: in quest'ambito, il Dott. Lucio Bilucaglia ha contribuito con pubblicazioni, relazioni a conferenze e seminari universitari.
La tecnica, realizzata con viti a spire larghe, prevede l'estrazione del dente (da cui il termine post estrattiva), la realizzazione dell'impianto e il posizionamento della corona provvisoria. La protesi così realizzata non necessita di lunghi tempi di guarigione e ti consente, fin da subito, di sopportare la masticazione (da cui il termine carico immediato).