Infezioni da SARS-CoV-2

Splash, droplet e aerosol

Quando starnutiamo, tossiamo, parliamo o respiriamo, emettiamo nell'ambiente circostanze piccole gocce di saliva che possono contenere al loro interno agenti infettivi (virus o batteri). A seconda del diametro, queste goccioline sono classificate come "splash" (maggiori ai 12 micrometri), "droplet" (comprese tra 5 e 12 micrometri) o "aerosol" (inferiori ai 5 micrometri). Splash, droplet e aerosol possono costituire il mezzo di trasmissione di malattie respiratorie come il CoViD-19.
Gli spalsh e i droplet contengono, tipicamente, un'alta carica infettiva, ma cadono al suolo dopo pochi secondi, percorrendo distanze non superiori a qualche metro. Attraverso il contatto diretto o indiretto con le mucose (bocca, naso) e le congiuntive (occhi), possono penetrare fino alle vie aeree superiori. Gli aerosol contengono, tipicamente, una bassa carica infettiva, ma rimangono sospese nell'aria per lungo tempo, percorrendo distanze anche di diversi metri. Attraverso l'aria inspirata, possono penetrare fino agli alveoli polmonari.

Una volta emessi, splash e droplet rimangono in un raggio di qualche metro, mentre gli aerosol si diffondono nell'ambiente, "diluendo" la loro concentrazione. Queste queste ragioni, assieme alla loro maggiore carica infettiva, rendono splash e droplet più efficienti degli aerosol nella trassione di virus e batteri - specie a distanze inferiori del metro. 

Un'eccezione è costituita da quelle procedure mediche, chiamate "Aerosol Generating Procedures" (AGP), che generano aerosol concentrato in spazi ristretti e per lunghi periodi di tempo. Tra le AGP rientrano alcune procedure odontoiatriche, come l'ablazione del tartaro e le otturazioni.

Secondo le conoscenze attuali, il virus SARS-CoV-2 (responsabile della malattia respiratoria CoViD-19) è trasmesso prevalentemente per splash e dorplet. Anche se le evidenze scientifiche per di una trasmissione via aerosol non sono ancora univoche, importanti organizzazioni interazionali tra cui l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l'ECDC (European Center for Disease Control) consigliano di adottare misure precauzionali di protezione per gli aerosol.

Le tre "C" nella trasmissione del SARS-CoV-2

Secondo l'OMS, il rischio di trasmissione del virus SARS-CoV-2 aumenta in tutte quelle situazioni di prolungata prossimità, quelle cioè descritte dalle tre "C":
  1. ambienti affollati (in inglese, crowed places);
  2. contatti ravvicinati (close-contact);
  3. spazi chiusi (confined spaces), specie se poco ventilati.
Già dall'inizio di questa pandemia abbiamo riorganizzato la nostra attività, con l'obiettivo di ridurre il rischio in ciascuna delle tre "C": 
  1. modulazione del calendario degli appuntamenti per assicurare la presenza nello studio di un solo paziente alla volta (ambienti affollati);
  2. utilizzo di idonei dispositivi durante le visite e le procedure odontoiatriche (contatti ravvicinati);
  3. adozione di sistemi di filtraggio dell'aria in tutti gli ambienti (spazi chiusi).
Tutto questo ci ha consentito, e ci consente ancora adesso, di continuare ad offrirti le prestazioni odontoiatriche di sempre, in totale sicurezza.
Nei paragrafi seguenti puoi trovare maggiori dettagli sui dispositivi e i sistemi di filtraggio che abbiamo adottato.

Dispositivi di Protezione Individuale

Durante le visite e le procedure odontoiatriche adottiamo DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) e DM (Dispositivi Medici) idonei alla protezione da splash, droplet e aersol. I dispositivi utilizzati sono tutti certificati CE e seguono norme tecniche armonizzate UNI EN.

Per la protezione delle vie respiratorie utilizziamo semi-maschere filtranti ani-polvere di livello FFP2 "3M 8822" (norma UNI EN 149:2001 + A1:2009) - DPI di categoria III. 

Per la protezione delle congiuntive utilizziamo visiere in policarbonato "Esquire Teti" (norma UNI EN 166:2004) - DPI di categoria III. 

In fine, per la protezione del corpo utilizziamo camici idrorepellenti in TTR (Tessuto Tecnico Riutilizzabile) "C.F.B." (norme UNI EN 340:2004, UNI EN 14126:2006) - DM di classe I.

Sistemi di filtraggio dell'aria

Durante tutte le AGP utilizziamo l'aspiratore extra-orale "Eighteen Vacstation" (DM di classe I), dotato di filtro HEPA H13 (con efficienza filtrante del 99.97%) e lampada UVC (potenza di 1210 W/cm2). 

Tutti gli ambienti (riuniti e sala d'aspetto) sono, in fine, sottoposti ad un filtraggio continuo dell'aria tramite i sistemi "AeraMax Pro 3" e "AreaMax Pro 4", dotati di filtri EPA E12 (con efficienza filtrante del 99.95%) e flusso a 12 volumi/ora, assicurando la rimozione del 99% delle particelle di aerosol in circa 24 minuiti.